Bradley Wiggins in bancarotta: potrebbe dover vendere trofei e medaglie, ma anche il suo nome

Sir Bradley Wiggins è stato ufficialmente dichiarato fallito. È di pochi giorni fa la sentenza della Corte Distrettuale del Lancaster, riportata dal Times, che colpisce il vincitore del Tour de France 2012 e che mette fine ad una serie di controversie giudiziarie che ha coinvolto l’ex campione olimpico a cronometro e su pista negli ultimi anni. Già alla fine del 2023, infatti, erano uscite voci ed indiscrezioni riguardanti la situazione economica dell’ex fuoriclasse britannico, che aveva in precedenza dichiarato bancarotta per le sue aziende Wiggins Rights Limited e New Team Cycling Limited.

Dopo aver aderito ad un accordo di composizione della crisi che gli permettesse di ripagare i suoi creditori in maniera dilazionata, pare che l’ex vincitore della Grande Boucle non abbia mai rispettato questo accordo e che neanche una minima parte (sembrerebbe non abbia pagato proprio niente) degli oltre 1,1 milioni di euro dovuti siano mai stati rimborsati.

Da qui arriva la decisione della Corte del Lancaster che contestualmente al fallimento ha anche già indicato i nomi dei curatori fallimentari che avranno il compito di confiscare e successivamente di rivendere tutti i beni di Wiggins, compresi i suoi trofei, le sue medaglie olimpiche e anche i diritti sul suo stesso nome. Al momento l’ex campione olimpico non ha ancora commentato questa decisione, ma nei mesi scorsi aveva sempre difeso il suo operato, spiegando che era stata “la negligenza di altri” a creare il problema, lasciandolo in una situazione piuttosto delicata, che lui aveva definito in modo decisamente più colorito.

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